La nascita del Profeta
"Eid Milad un Nabi", scritto anche come "Mawlid al-Nabi", è una festività islamica che celebra la nascita del Profeta Maometto. Letteralmente, "Eid Milad un Nabi" significa "la festa della nascita del Profeta". Quest'anno si celebra tra il 4 e il 5 Settembre, ovvero il 12° giorno del mese islamico di Rabi' al-Awwal (secondo il calendario lunare islamico).
In molte comunità musulmane la ricorrenza è segnata da preghiere speciali, letture del Corano, recitazioni di poesie religiose e racconti sulla vita del Profeta.
Il Profeta Maometto, Muḥammad in arabo, nasce intorno al 570 dC a La Mecca, una città che si trova al centro di sette colli (ricorda la nostra Roma). Lascia il corpo l'8 Giugno 632 (calendario gregoriano).
Nel 610, Maometto riceve la Rivelazione e sulla base di questa inizia a predicare, dichiarando di essere l'ultimo dei Profeti, la cui Missione è, sostanzialmente, preparare l'umanità alla discesa del Signore stesso.
I suoi insegnamenti, raccolti in 114 "sure - capitoli", formano il Corano, il Libro Sacro della fede musulmana. Le sure nel Corano non sono organizzate in ordine cronologico di rivelazione, bensì, dalla più lunga alla più breve, salvo alcune eccezioni. Purtroppo, alcune andarono perdute.
Nell'Islam Maometto non è visto come il fondatore di una nuova religione, bensì come l'ultimo e sigillo dei Profeti, colui che ha riaffermato e portato a compimento lo stesso Messaggio eterno rivelato a tutti dai suoi predecessori. Indicandoli come anelli della stessa catena d'oro, il Corano cita:
- Ādam - Adamo - Il primo uomo e il primo Profeta.
- Idrīs - Enoch - Menzionato come un uomo di verità e di pazienza, elevato da Dio a un alto rango.
- Nūḥ - Noè - Invitò il suo popolo, salvato con l'Arca, al monoteismo per centinaia di anni.
- Hūd - Hud - Inviato all'antico popolo arabo degli ʿĀd.
- Ṣāliḥ - Salih - Inviato al popolo dei Thamūd. Il suo miracolo fu la she-cammella.
- Ibrāhīm - Abramo - L'"Amico di Dio" (Khalīlullāh), patriarca del monoteismo e ricostruttore della Ka'ba.
- Lūṭ - Lot - Inviato al popolo di Sodoma. La sua storia è spesso associata a quella di Abramo.
- Ismāʿīl - Ismaele - Figlio di Abramo, associato alla costruzione della Ka'ba alla Mecca.
- Isḥāq - Isacco - Figlio di Abramo, capostipite del popolo di Israele.
- Yaʿqūb - Giacobbe - Figlio di Isacco, anche noto come Israele.
- Yūsuf - Giuseppe - Figlio di Giacobbe. La sua storia è narrata in un'intera sura del Corano.
- Ayyūb - Giobbe - Celebrato per la sua pazienza esemplare di fronte alle avversità.
- Shuʿayb - Ietro (?) - Inviato al popolo di Madyan, li rimproverò per la loro disonestà commerciale.
- Mūsā - Mosè - Colui con cui Dio parlò (Kalīmullāh), ricevitore della Torah (Tawrāt).
- Hārūn - Aronne - Fratello di Mosè, suo assistente e profeta.
- Dhū al-Kifl - Ezechiele? - Figura il cui status di profeta è dibattuto, ma è menzionato tra gli inviati. Il nome significa "Quello della responsabilità".
- Dāwūd - Davide - Re e profeta, a cui fu dato il libro dei Salmi (Zabūr).
- Sulaymān - Salomone - Figlio di Davide, profeta e re dotato di un regno e di una saggezza immensi.
- Ilyās - Elia - Profeta che lottò contro l'idolatria del popolo di Israele.
- Al-Yasaʿ - Eliseo - Successore di Elia, spesso menzionato dopo di lui nel Corano.
- Yūnus - Giona - Inviato a Ninive. Noto per la storia in cui fu inghiottito dal grande pesce.
- Zakariyyā - Zaccaria - Padre di Yahyā (Giovanni Battista). Custode del Tempio.
- Yahyā - Giovanni Battista - Figlio di Zakariyyā, celebrato per la sua devozione e per aver preparato la via per ʿĪsā (Gesù).
- ʿĪsā - Gesù - Il Messia (Al-Masīḥ), profeta nato miracolosamente dalla vergine Maryam (Maria). Ricevitore del Vangelo (Injīl).
- Muḥammad - Maometto - Il Sigillo dei Profeti (Khātam al-Anbiyā'), l'ultimo e finale Messaggero, inviato per tutta l'umanità.
Il Corano dichiara che Allah, il Misericordioso, inviò Messaggeri a tutte le nazioni, a seconda della necessità di ogni popolo.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
I 10 Comandamenti
Di seguito i Dieci Comandamenti, o Decalogo secondo la tradizione ebraico-cristiana, come riportati nella Bibbia - Esodo 20:1-17 e Deuteronomio 5:6-21. Esistono leggere variazioni tra le versioni ebraica, cattolica e protestante.
Versione ebraica
01. Io sono il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa della schiavitù.
02. Non avrai altri dèi davanti a Me. Non ti farai scultura, né immagine alcuna […]; non ti prostrerai davanti a loro […].
03. Non pronunciare il Nome del Signore tuo Dio invano.
04. Ricordati del giorno di Shabbat per santificarlo.
05. Onora tuo padre e tua madre.
06. Non uccidere.
07. Non commettere adulterio.
08. Non rubare.
09. Non rendere falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
Versione cattolica
01. Io sono il Signore tuo Dio: non avrai altro Dio all'infuori di me.
02. Non nominare il nome di Dio invano.
03. Ricordati di santificare le feste.
04. Onora il padre e la madre.
05. Non uccidere.
06. Non commettere adulterio.
07. Non rubare.
08. Non dire falsa testimonianza.
09. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
Versione protestante
01. Io sono il Signore tuo Dio; non avrai altri dèi davanti a me.
02. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono nei cieli, sulla terra o nelle acque; non ti prostrare davanti a loro né servirli.
03. Non usare il nome del Signore tuo Dio invano.
04. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo.
05. Onora tuo padre e tua madre.
06. Non uccidere.
07. Non commettere adulterio.
08. Non rubare.
09. Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che appartenga al tuo prossimo.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
Dio è Unità
Non siamo antisemita! Non odiamo nessuno per principio. Seguiamo l'insegnamento: odia il peccato, non il peccatore.
Però, concordiamo appieno, sebbene con meno foga, con il Mosè qui raffigurato.
Dio, se vuole, può certamente elevare un popolo al di sopra degli altri, tuttavia, non lo autorizzerebbe a sterminarne gli altri popoli, ad affamare e uccidere altri Suoi figli. Soprattutto, quando quel popolo che si mette a ferro e fuoco, da un punto di vista storico, ospita l'aggressore da svariati secoli. Dio, fra le varie cose, insegna pure la gratitudine.
Quando Mosè liberò il popolo Ebraico, fu risoluto, ma mai aggressivo. Mai mise sotto assedio l'Egitto, né lo maledisse.
Come suggerisce Bhagawan, preghiamo per il bene dell'intero universo, non per una sua frazione. Preghiamo per Amore della preghiera in sé.
Preghiamo in gruppo, in collettività, e chi può si unisca al canto comunitario del Gayatri Mantra.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru